Immagine tratta da "un feltro lungo 150...anni", di Vittorio Marchis

mercoledì 27 aprile 2011

L'abaco


L'abaco è una tavoletta piana e rettangolare, adoperata in antichità, sin dal 2000 A.C., per fare calcoli aritmetici, mediante spilloni amovibili o piccoli sassolini (lat. calculi), che rappresentano le unità, le decine, le centinaia, ecc. L'abaco, come sopra detto, ha origini antichissime: si pensa che in Cina fosse usato fin dal 2000 A.C., certo è che Erodoto (storico greco) già riferiva che gli egiziani lo conoscevano, anche nella Roma antica si impiegavano tali strumenti, usando tavolette di metallo con scanalature parallele su cui scorrevano palline mobili oppure tavolette di legno coperte di sabbia.



Ricostruzione di un abaco romano

L'uso dell'abaco in Europa durò a lungo: nel tardo Medioevo comparve un abaco a linee orizzontali rappresentanti successive potenze di 10; questo strumento cessò di essere impiegato tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII.

Nel Medioevo in Europa alla parola abaco, però, si attribuiva solitamente il significato di aritmetica in senso generale: a riprova di questo vi è il titolo di un importantissimo libro di FibonacciLiber abbaci, pubblicato nel 1202.


Con la diffusione delle cifre cosiddette arabe, ma in realtà indiane,  si diffuse anche il sistema di calcolo scritto,  grazie alle tecniche svelate da Fibonacci. Ciononostante, il millenario uso dell’abaco resistette ancora per lungo tempo e spesso lo si usava per verificare che i calcoli scritti fossero esatti. Nacquero, come sempre due scuole contrapposte: gli abacisti che si contrapponevano agli algolisti.
Esempio di rappresentazione della contrapposizione tra  l'utilizzo di abaco (destra) e  delle cifre arabe (sinistra)


Il pallottoliere sopravvive, oltre che in Cina (chiamato swan-pan) e in Russia, anche nelle scuole elementari  giapponesi (chiamato soroban) dove lo si usa ancora oggi. E' composto di 25 file verticali di cinque palline divise in quattro, più una da un'asta orizzontale.


Esempio di abaco cinese



ETIMOLOGIA

Il termine deriva dal latino abacus, tramite la forma genitiva ἄβακας del greco ἄβαξ, che proviene a sua volta dall'ebraico חשבונייה, "polvere". Infatti il termine originario si riferiva ai primi abachi costituiti da una tavoletta di sabbia.
Approfondimento sull'abaco
Immagini di abachi: 1 - 2 - 3 - 4

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