Probabilmente non si saprà mai con esattezza quando l'uomo si rese conto di saper fare dei calcoli e, soprattutto, di essere in grado di farli attraverso degli strumenti o utensili.
Di sicuro, però, il problema del calcolo ha afflitto l'uomo sin dall'antichità ed il primo computer usato dall'uomo è stato senza dubbio la mano. Grazie alle mani gli egiziani riuscirono a rappresentare tutti i numeri sino a 9999 ed erano in grado di eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e anche calcoli più complessi.
Ma prima di arriva a tale conquista, l'uomo primitivo cominciò a indicare il totale degli animali abbattuti durante la caccia per mezzo di un insieme di "tacche" e aveva praticamente imparato a fare piccole somme. A tal proposito si hanno i primi reperti che testimoniano l'uso di una tecnica per rappresentare quantità e risalgono circa tra i 40000 e 20000 anni fa:
- osso di lupo (tibia) con cinquanta tacche (40000 anni fa - Vestonice, Repubblica Ceca)
Rappresentazione dell'osso di lupo |
- osso di Lebombo (Sudafrica): fibula di babbuino con 29 tacche (35000 anni fa)
- osso d'Ishango (confine tra Uganda e Congo): perone di babbuino (20000 anni fa)
Osso d'Ishango |
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